Esame impedenziometrico: come funziona e quando si fa
Quando vi è una perdita dell’udito, un dolore improvviso all’orecchio o un acufene persistente, risalire all’origine del problema può rivelarsi complesso. A seconda dei casi, il disturbo può essere transitorio e relativamente semplice da gestire – come nel caso di un tappo di cerume –, o al contrario richiedere accertamenti più accurati. Fra questi c’è l’impedenzometria o impedenziometria dell’orecchio: vediamo in cosa consiste e che tipo di informazioni offre.
Cos’è l’impedenziometria
Rispetto all’esame otoscopico, l’impedenzometria è in grado di fornire un’analisi molto più accurata. Consente, infatti, di valutare nel dettaglio lo stato di salute dell’orecchio medio, la funzionalità del timpano e degli ossicini, identificando con precisione i disturbi che causano la perdita dell’udito, bilaterale o meno.
L’esame impedenziometrico permette di distinguere fra le cosiddette ipoacusie – o anacusie – trasmissive, e quelle neurosensoriali: ovvero, fra sordità causata da disfunzioni che interessano l’orecchio esterno e medio, e le sordità dovuta a disturbi della coclea e del nervo acustico, ossia dell’orecchio interno.
Nel primo caso, ad esempio, rientra l’otosclerosi che consiste in una progressiva perdita di motilità delle strutture dell’orecchio medio: quelle, cioè, da cui dipende la corretta amplificazione dei suoni. Più nel dettaglio, si tratta della tuba di Eustachio, del timpano e dei tre ossicini dell’udito, ovvero martello, incudine e staffa. Sono le più piccole ossa del corpo umano e la loro funzione è trasmettere le vibrazioni sonore verso l’orecchio interno, trasformando le onde sonore in movimenti meccanici.
Esame impedenzometrico: come funziona
Vediamo ora più nello specifico come funziona e quali informazioni è possibile ricavare dall’esame impedenziometrico. La procedura consiste nell’esercitare una pressione sul sistema timpano-ossiculare, valutando la resistenza offerta dalla membrana timpanica e dalle strutture dell’orecchio medio: in base alla reazione riscontrata, è possibile misurare l’elasticità del sistema o constatare, al contrario, una rigidità.
L’esame dei riflessi endotimpanici è molto importante. L’analisi del riflesso stapediale, in particolare, serve a valutare la funzionalità dello stapedio, piccolo muscolo collegato alla staffa dell’orecchio. In condizioni normali, questo muscolo si contrae in presenza di suoni forti: diversamente – in caso di lesioni e patologie che causano una rigidità anomala – non riesce a svolgere questa funzione protettiva. A risentirne, più in generale, è la capacità di distinguere i suoni.
Il risultato dell’esame può risultare nella norma, se il sistema trasmissivo dell’orecchio funziona correttamente, o evidenziare una riduzione, azzeramento o, al contrario, un eccesso di mobilità. Quest’ultimo caso può verificarsi in presenza di un‘atrofia della membrana del timpano.
In quali casi è possibile fare l’impedenzometria?
L’impedenzometria dell’orecchio è un esame non doloroso e – a meno di impedimenti specifici – non invasivo, indicato quindi sia per gli adulti che per i bambini, purché non troppo piccoli e, quindi, dotati di cartilagini ancora troppo delicate. In particolari casi, l’impedenzometria presenta delle controindicazioni. Ciò si verifica in presenza di un’otite acuta, di un timpano perforato o di un tappo di cerume che impedisce l’ingresso della sonda utilizzata per eseguire la procedura.
L’esame impedenzometrico deve essere eseguito da uno specialista otorinolaringoiatra. Normalmente, l’accertamento è preceduto da una visita otoscopica e viene prescritto insieme ad altri esami come quello audiometrico. L’impedenziometria è utile in tutti i casi di improvvisa sordità di incerta origine. In base ai risultati e al tipo di problema riscontrato, è possibile elaborare o modificare la terapia farmacologica o valutare il ricorso un apparecchio acustico. Per avviare un percorso di riabilitazione uditiva e ridurre i disagi legati alla sordità è possibile rivolgersi a un centro specializzato AudioVita, leader nel recupero dell’udito, nella fornitura e manutenzione di protesi di ultima generazione.