Come si cura la Mastoidite o il dolore dietro alle orecchie?

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Tipica infiammazione di origine batterica, la mastoidite si sviluppa attraverso un processo infettivo vero e proprio, che colpisce la sezione dell’osso temporale, alloggiato nella parte posteriore dell’orecchio.

L’infiammazione, che coinvolge molto spesso anche i più piccoli, si manifesta come espansione di un’infezione, e prende le mosse da un processo contagioso che coinvolge dapprima l’orecchio medio, per poi colpire la porzione mastoidea dell’osso temporale. La mastoidite può essere la conseguenza di un’otite media non curata, oppure trattata in una maniera piuttosto superficiale.

L’area compromessa da questa patologia, nota con il nome di processo mastoideo, vanta una struttura dalla caratteristica forma a nido d’ape, composta da tutto un insieme di piccoli incavi, meglio conosciuti come cellule mastoidee, al cui interno è presente prevalentemente aria. Le cellule sono le prime a essere colpite dall’infiammazione e, se non curate in maniera adeguata, sono in grado di propagare l’infezione alle cellule sane, diffondendo il virus a tutta l’area, provocando un dolore dietro l’orecchio piuttosto intenso, e un serio rischio per il benessere e la salute dell’individuo. 

 

Le cause della mastoidite

Considerando la mastoidite cause effettive possono essere un’infezione cronica, che colpisce l’orecchio medio, e la formazione di un colesteatoma. Nel primo caso il processo infiammatorio si dilata sino a raggiungere la parte retrostante del padiglione auricolare, coinvolgendo l’osso temporale e la parte porosa del processo mastoideo, provocando quasi sempre un intenso dolore dietro l’orecchio.

Nonostante risulti più rara, una seconda causa di mastoidite può essere il colesteatoma. Anche in questo caso si tratta di una forma di otite che si espande con lo sviluppo di cellule epiteliali, oppure può essere identificata come una vera e propria cisti di pelle desquamata, che trova collocazione nell’orecchio medio e nella mastoide, impedendo il corretto deflusso dell’orecchio, con il conseguente manifestarsi di un’infezione.

Queste formazioni hanno la tendenza a espandersi, talvolta anche in maniera devastante, coinvolgendo non solo l’orecchio medio e la mastoide, ma allargandosi all’orecchio interno, al nervo facciale e alle meningi, provocando tra l’altro dolore dietro le orecchie.

 

Sintomi della mastoidite  

I sintomi della mastoidite si presentano sotto forme diverse, con varianti che considerano un profilo asintomatico e una palese mastoidite orecchio progressiva, che si espande sino a creare gravi complicanze. Solo il ricorso a un buon specialista può fornire un valido aiuto.

In presenza di mastoidite sintomi e segni più comuni della malattia sono:

. un persistente dolore alla mandibola, al collo o alla testa;

. la presenza di uno stato febbrile, che di norma dura più di 4 giorni;

. l’ipoacusia e altre possibili alterazioni uditive;

. un evidente gonfiore attorno all’orecchio;

. l’ingrossamento dei linfonodi;

. un palese fenomeno di russamento;

. l’otalgia

. l’otorrea.

In fatto di mastoidite orecchio sintomi possono essere anche vomito e diarrea, soprattutto laddove sono i più piccoli a essere colpiti.

Quando si presentano in contemporanea più sintomi fra quelli che la patologia può generare, è facile pensare che si tratti di mastoidite, ma è corretto non essere frettolosi, perché solo un medico è in grado di stabilire la reale portata del problema, e accertarne la pericolosità.

Quanto al decorso, la malattia può presentarsi con sintomi in forma acuta, che si mostrano all’improvviso e hanno una rapida progressione, oppure in forma cronica, e considerano l’insorgenza di aggressioni cicliche, che si presentano periodicamente e talvolta prolungate nel tempo, con lievi accenni di febbre.

 

Come si cura?  

In tema di mastoidite, la cura adeguata è la prevenzione, soluzione principe per evitare il dilagare di problemi ben più gravi. Garantendosi le corrette cure, in caso di infezione all’orecchio medio si può limitare l’insorgenza di complicazioni di sorta.

Rivolgendosi al medico di fiducia si può avviare il trattamento idoneo, che conduce dritto alla guarigione, limita l’insorgenza di dolori forti ed evita il coinvolgimento delle aree circostanti.

Di norma il trattamento di questa patologia prevede l’uso di una terapia a base di antibiotici, da seguire comodamente da casa, ingerendo alcune compresse per qualche giorno. Nei casi più complessi è invece necessario fare ricorso alle cure ospedaliere, per essere sottoposti a una tipologia di somministrazione intravenosa, seguiti rigorosamente dal personale medico. 

Laddove il disturbo si manifesta con un dolore persistente è importante far uso di un analgesico, se invece è associato a uno stato febbrile meglio optare per  l’assunzione di paracetamolo.

Nelle situazioni più gravi può essere inevitabile doversi sottoporre a un intervento chirurgico. In base alla gravità della patologia non si possono escludere soluzioni quali una miringotomia, che considera un’operazione di scarico dell’orecchio medio grazie all’uso di un drenaggio trans-timpanico, oppure di una mastoidectomia, quale evento estremo, che prevede l’eliminazione della parte infetta dell’osso mastoide.

Per indagare a fondo, lo specialista valuta in prima battuta i sintomi poi, per avere la certezza della diagnosi, procede con un esame otologico. Potersi assicurare una diagnosi rapida e accurata, seguita repentinamente da una cura adeguata, evita l’acuirsi della patologia e tutta una serie di possibili complicazioni. L’inadeguatezza della cura può produrre gravi danni fra cui addirittura la perdita definitiva dell’udito, un ascesso cerebrale e addirittura una trombosi del seno cavernoso.

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