Migliorare l’udito senza protesi, è possibile con degli esercizi

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Analizzare le cause della perdita uditiva consente di compiere il primo passo verso una possibile soluzione. L’ipoacusia, tipico problema di udito, può essere la conseguenza di infezioni e otiti, fattori ereditari e congeniti, il perdurare dell’esposizione a rumori intensi, la reazione ototossica a determinati medicinali, l’invecchiamento, la presenza di fattori psicologici, e i possibili danni alla coclea.

 

É possibile migliorare l’udito senza protesi? 

 

Per garantire all’orecchio un perfetto stato di salute, è necessario prendersene cura, tenerlo in costante allenamento eseguendo tutti i giorni una serie di esercizi pensati espressamente per rallentare la perdita dell’udito, soprattutto in considerazione dell’incedere del tempo, e dell’inevitabile declino a cui i nostri organi vanno incontro.

 

La perdita dell’udito può essere di tipo trasmissivo, quindi legata a problematiche del sistema di trasmissione delle onde sonore, oppure di tipo neurosensoriale, conseguenza di un danno che coinvolge l’orecchio interno.

 

Secondo gli esperti le buone abitudini contribuiscono a mantenere un ottimo livello di benessere uditivo, migliorano la percezione di suoni e voci, ed evitano il ricorso alla protesi. 

 

In tutti i casi è importante scegliere uno stile di vita sano e salutare, tenere ben allenata la mente dedicandosi all’enigmistica e ai giochi da tavolo, praticare yoga e meditazione, ascoltare musica a un volume adeguato, esercitarsi a isolare i suoni, alimentarsi in modo corretto, fare esercizio fisico, non fumare e non eccedere con gli alcolici, e dulcis in fundo sottoporsi a una pulizia accurata dal cerume.

 

Esercizi per migliorare l’udito

 

Per migliorare l’udito si può fare ricorso a due interessanti tipologie di esercizi: terapia d’ascolto e ginnastica.

 

Terapia d’ascolto

 

Per limitare la perdita dell’udito possiamo considerare una soluzione come la terapia d’ascolto, che coinvolge l’impiego della musica classica, modificata grazie a uno strumento caratteristico come l’Orecchio Elettronico. Questo particolare apparecchio viene utilizzato grazie a un algoritmo di filtraggio della musica, ideale soluzione per stimolare l’intero sistema uditivo e migliorarne le capacità innate.

 

La terapia d’ascolto consente di avviare un percorso di rieducazione, a sostegno della massima efficienza dell’apparato uditivo, da raggiungersi allenando giorno dopo giorno la muscolatura dell’orecchio medio.

 

Questo specifico trattamento consente di ridurre il deficit uditivo, anche laddove si utilizza stabilmente una protesi. La terapia, infatti, permette di non peggiorare la condizione uditiva, ma non solo perché offre un generoso contributo, e sostanziali migliorie, in termini di sintonizzazione dell’udito e perfezionamento del suono a livello cerebrale.

 

La terapia d’ascolto, che vanta un approccio decisamente naturale, offre un’opportunità unica per evitare o ritardare la collocazione di un apparecchio acustico, ottimizzando la comprensione delle frequenze acute, e del linguaggio.

 

Ginnastica

 

La forma fisica, conseguenza di un esercizio costante, apporta benefici e mantiene in buono stato di salute ogni singolo organo del nostro corpo. A trovarne giovamento sono anche la mente e l’udito. Sono sufficienti anche pochi e semplici esercizi, da eseguirsi quotidianamente, per garantirsi un risultato adeguato. Si può partire da una banale passeggiata per poi proseguire con attività di giardinaggio o valutare una sessione di ginnastica dolce, in tutti i casi parliamo di un autentico toccasana per la circolazione.

 

Chi opta per la ginnastica deve evitare accuratamente di utilizzare le cuffie o gli auricolari, soprattutto se l’idea è quella di sentire la musica ad alto volume, un azzardo, che mette in serio pericolo il benessere delle orecchie.

 

Come prevenire la perdita dell’udito

 

Fra i cinque sensi l’udito è sicuramente quello più fragile che, nostro malgrado, subisce in larga misura stress e tensioni. Prendersene cura è un nostro preciso dovere, e possiamo farlo scegliendo di percorrere la strada della prevenzione, eliminando rigorosamente tutta una serie di cattive abitudini, prima fra tutte la scelta di ascoltare la musica ad altissimo volume.

 

Per non danneggiare il nostro udito è altrettanto importante limitare l’esposizione ai rumori troppo intensi, e a suoni che vanno oltre gli 85 db, proteggere le orecchie dagli agenti atmosferici, ed evitare accuratamente l’uso dei cotton fioc.

 

Scegliendo di migliorare l’udito si possono adottare tutta una serie di esercizi, da alternare e ripetere costantemente.

 

Ideale per avvertire distintamente i suoni che ci arrivano dall’ambiente circostante è la concentrazione. Non resta che rimanere fermi, respirando profondamente per facilitare l’ossigenazione del sangue, e arrivare alla netta percezione del nostro corpo e dei suoni che gravitano attorno.

 

In alternativa a questo primo esercizio ci si può allenare a localizzare i suoni circostanti, individuando di che effetto sonoro si tratta e qual è la fonte. Quest’attività così riflessiva interessa l’apparato uditivo ma stimola anche il cervello, che ha il compito di metabolizzare gli impulsi sonori e di catalogarli.

 

Chi soffre di ipoacusia può avere un deficit nella percezione così come nella comprensione. Si tratta di due aspetti diversi dell’udito. Il primo è legato alla strada che compiono le vibrazioni acustiche per arrivare al cervello, il secondo invece è improntato al coinvolgimento, e soprattutto al corretto funzionamento di tutti gli organi interessati, a partire dall’orecchio esterno per arrivare sino al cervello. Sulla comprensione si può lavorare ottenendo eccellenti risultati, senza dimenticare che gli esercizi per l’udito sono ideali per mantenere in forma tutti gli organi coinvolti.

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