Acquisto, riparazione e batterie apparecchio acustico: sono detraibili?

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Gli apparecchi acustici sono detraibili? La risposta è sì: le protesi acustiche, infatti, rientrano tra i dispositivi medici e la spesa sostenuta per il loro acquisto è, di conseguenza, soggetta a detrazione fiscale IRPEF. Ciò detto, anche la manutenzione e l’acquisto delle pile per apparecchi acustici sono detraibili? Vediamo più nel dettaglio cosa è possibile scaricare dalle tasse, quanto si risparmia e che documentazione bisogna presentare per beneficiare del rimborso.

L’acquisto dell’apparecchio acustico detraibile

Come abbiamo visto, le protesi acustiche fanno parte dei dispositivi medici classificati dal Ministero della salute. In quanto tali, sono detraibili fiscalmente in sede di dichiarazione dei redditi, nella misura del 19% secondo le agevolazioni previste per le spese sanitarie

Cosa fare per accedere alla detrazione? Per scaricare l’apparecchio acustico dalla dichiarazione dei redditi è necessario, anzitutto, documentare l’acquisto tramite lo scontrino o la fattura. La certificazione fiscale emessa dal venditore deve riportare i riferimenti completi del prodotto, incluso il numero delle matricole delle protesi. Gli scontrini che riportano la semplice dicitura “dispositivo medico”, in altre parole, non sono considerati validi ai fini della detrazione. La fattura, come ovvio, deve riportare gli estremi fiscali dell’acquirente. L’acquisto può essere effettuato anche da un familiare che abbia fiscalmente a carico la persona affetta da sordità. 

Non solo: per scaricare la protesi dalle tasse è necessario disporre anche della prescrizione medica per l’acquisto dell’apparecchio acustico, con l’indicazione della patologia in questione. L’apparecchio, inoltre, deve possedere il marchio CE ed essere in linea con le direttive europee: è necessario, dunque, conservare la documentazione che attesti tale conformità. 

La detrazione Irpef delle spese sanitarie è soggetta a franchigia pari a 129,11 euro: viene applicata, cioè, alla parte eccedente tale importo, calcolando la differenza fra il costo totale dell’apparecchio e la franchigia stessa. Se il costo della protesi acustica è inferiore a tale cifra, dunque, non è prevista alcuna detrazione Irpef.

Riparazione dell’apparecchio acustico detraibile

La detrazione, oltre che per l’acquisto, è prevista anche per l’affitto e per la manutenzione dei dispositivi medici. Nel caso della protesi acustica si applica agli interventi di riparazione che non rientrino nella manutenzione ‘ordinaria’ dell’apparecchio: ovvero, nei normali interventi di pulizia e regolazione delle protesi effettuati gratuitamente dal fornitore del dispositivo. Se vi è la necessità di mandare la protesi in riparazione, la spesa sostenuta può essere scaricata dalla dichiarazione dei redditi: ovviamente, avendo cura di conservare la documentazione relativa e la fattura.

L’agevolazione fiscale riguarda anche le pile per apparecchi acustici, detraibili con lo scontrino contenente l’indicazione del codice fiscale. 

Rimborso di apparecchi acustici ASL e INAIL

Oltre alla detraibilità fiscale, sono previste ulteriori agevolazioni per particolari categorie di persone. Il Servizio Sanitario Nazionale prevede, infatti, un contributo per gli invalidi e per i minori, oltre che per i pazienti ricoverati presso strutture pubbliche e private. A seconda dei casi, il rimborso può coprire l’intera spesa o parte del costo dell’apparecchio. Per i bambini e i ragazzi affetti da sordità, la copertura delle spese avviene indipendentemente dal grado di ipoacusia rilevato. Nel caso degli invalidi civili e professionali, invece, la riduzione dell’udito deve rispettare precisi parametri. 

Per accedere al rimborso è possibile rivolgersi ai centri specializzati per l’udito, come AudioVita, accreditati dal SSN. I fornitori ASL-INAIL offrono assistenza completa, a partire dal test dell’udito, per richiedere le agevolazioni. Una volta effettuata la visita ORL e accertato il deficit uditivo, è possibile richiedere un preventivo per l’acquisto della protesi: sarà il centro stesso a curare la gestione delle pratiche necessarie per autorizzare la fornitura dell’apparecchio a carico della ASL. 

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